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L'Amatriciana La tradizione gastronomica di Amatrice si fonda prevalentemente sul suo piatto simbolo, ovvero l'’Amatriciana, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo. Una ricetta dalle origini contadine a base di guanciale amatriciano e formaggio pecorino. Identificata ormai come primo piatto tipico anche della cucina romana e, in generale, laziale, è fra i piatti italiani più conosciuti e cucinati in assoluto. Il sugo veniva preparato dai pastori con gli ingredienti a loro disposizione sulle montagne quando seguivano le greggi nel periodo della transumanza. Usavano quindi, guanciale e pecorino, questi due ingredienti sono ancora prodotti dagli allevatori di Amatrice, quindi originariamente l'Amatriciana era bianca. Con la scoperta dell'America, e la conoscenza del pomodoro, è stata rivisitata con l'aggiunta di esso. La diffusione su scala nazionale del sugo all’'amatriciana si ebbe nell'Ottocento quando molti amatriciani emigrarono a Roma a causa della crisi della pastorizia e, trovando occupazione nella ristorazione, fecero conoscere il piatto dei loro avi. Il primo storico ristorante amatriciano di Roma risale al 1860 e si chiamava Il Passetto, poiché attraverso il ristorante si poteva passare dal Vicolo del Passetto a Piazza Navona. Questa la ricetta dell'Amatriciana Bianca: Ingredienti (per 4 persone): 500 g di spaghetti 125 g di guanciale di Amatrice un cucchiaio di olio di oliva extravergine un goccio di vino bianco secco 100 g di pecorino di Amatrice grattugiato sale. Preparazione: Tagliamo il guanciale a listarelle lunghe e lo rosoliamo in una padella aggiungiamo un’'abbondante manciata di pepe nero e cuociamo a fuoco basso per alcuni minuti finché il guanciale non risulterà leggermente dorato, facendo molta attenzione che non si bruci o si rosoli troppo, regola fondamentale per la riuscita del piatto. Uniamo al guanciale gli spaghetti cotti al dente in abbondante acqua salata e aggiungiamo abbondante pecorino amatriciano– più delicato e meno salato del romano –e pepe nero macinato fresco a piacere. Amalgamiamo il tutto e serviamo l'Amatriciana Bianca calda con una spolverata di pecorino e un’ultima macinata di pepe.

L'Amatriciana

La tradizione gastronomica di Amatrice si fonda prevalentemente sul suo piatto simbolo, ovvero l'’Amatriciana, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.
Una ricetta dalle origini contadine a base di guanciale amatriciano e formaggio pecorino. Identificata ormai come primo piatto tipico anche della cucina romana e, in generale, laziale, è fra i piatti italiani più conosciuti e cucinati in assoluto.
Il sugo veniva preparato dai pastori con gli ingredienti a loro disposizione sulle montagne quando seguivano le greggi nel periodo della transumanza. Usavano quindi, guanciale e pecorino, questi due ingredienti sono ancora prodotti dagli allevatori di Amatrice, quindi originariamente l'Amatriciana era bianca. Con la scoperta dell'America, e la conoscenza del pomodoro, è stata rivisitata con l'aggiunta di esso.
La diffusione su scala nazionale del sugo all’'amatriciana si ebbe nell'Ottocento quando molti amatriciani emigrarono a Roma a causa della crisi della pastorizia e, trovando occupazione nella ristorazione, fecero conoscere il piatto dei loro avi. Il primo storico ristorante amatriciano di Roma risale al 1860 e si chiamava Il Passetto, poiché attraverso il ristorante si poteva passare dal Vicolo del Passetto a Piazza Navona.

Questa la ricetta dell'Amatriciana Bianca:

Ingredienti (per 4 persone):
500 g di spaghetti
125 g di guanciale di Amatrice
un cucchiaio di olio di oliva extravergine un goccio di vino bianco secco
100 g di pecorino di Amatrice grattugiato sale.
Preparazione:
Tagliamo il guanciale a listarelle lunghe e lo rosoliamo in una padella aggiungiamo un’'abbondante manciata di pepe nero e cuociamo a fuoco basso per alcuni minuti finché il guanciale non risulterà leggermente dorato, facendo molta attenzione che non si bruci o si rosoli troppo, regola fondamentale per la riuscita del piatto.
Uniamo al guanciale gli spaghetti cotti al dente in abbondante acqua salata e aggiungiamo abbondante pecorino amatriciano– più delicato e meno salato del romano –e pepe nero macinato fresco a piacere.
Amalgamiamo il tutto e serviamo l'Amatriciana Bianca calda con una spolverata di pecorino e un’ultima macinata di pepe.

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